|  Il 1965 rappresenta la svolta per la nostra Azienda. Nasce la Emmepi Assicurazioni, acronimo in omaggio alla “Mazzucchelli e Puricelli”, che diventa, tra i primi casi in Italia, un’Agenzia Plurimandataria senza vincoli di esclusiva. La Milano Assicurazioni rimane la nostra compagnia di riferimento, e si aggiungono altre compagnie italiane ed estere, in particolare americane ed inglesi. Ai vertici dell’azienda siedono Vincenzo Mazzucchelli ed Emanuele Puricelli che con la loro opera sviluppano il carattere internazionale offerto ai clienti di Emmepi.
Dopo l’uscita dalla compagine sociale di Emanuele Puricelli nel 1974, Vincenzo Mazzucchelli rimane solidamente al timone, come Amministratore Unico, sviluppando un’estesa organizzazione commerciale sul territorio, con l’apertura di sedi sussidiarie e di subagenzie nell’area dell’Alto Milanese.
Dal 1999 entra a far parte della Società Giovanni Arosio in qualità di Procuratore con delega all’attività assicurativa.
Oggi Emmepi è una realtà composita, con tre uffici sul territorio a Legnano, Castano Primo, oltre alla Direzione Generale di Gallarate, e rappresenta otto Compagnie di Assicurazione italiane ed estere.
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La Storia della nostra Società, una delle agenzie di assicurazioni più antiche d’Italia, è caratterizzata dalle tre date che ne caratterizzano il logo e che rappresentano l’evoluzione nel tempo della nostra realtà.
Questo periodo è fortemente caratterizzato dall’impegnativo incarico affidatoci dalla Milano Assicurazioni di Gerenti per l’Africa Orientale Italiana dal 1936 al 1940, pur mantenendo la gestione dell’agenzia di Gallarate. Mazzucchelli e Puricelli si alternano con turni di nove mesi nel dirigere la Gerenza. Nel corso dei quattro anni verranno aperte sedi ad Asmara, Adis Abeba, Harar, Dessiè e Mogadiscio, con una raccolta premi brillantissima che porta oltre il 50% degli autocarri dell’Africa Orientale Italiana ad essere assicurati dalla Milano Assicurazioni con la “Mazzucchelli e Puricelli”. L’avventura termina nel giugno 1940 con l’entrata in guerra dell’Italia, e il richiamo come ufficiale di complemento di Leone Puricelli che, caduto prigioniero, tornerà in Patria solo nell’autunno del 1946, pagando a carissimo prezzo il suo senso del dovere.