È necessario conoscere gli argomenti tecnici (di tipo contrattuale, giuridico, fiscale ecc.)
che riguardano il Ramo Vita prima di scegliere la formula assicurativa più opportuna
per le proprie esigenze. L’assicurazione sulla Vita, secondo il Codice Civile, è lo strumento adatto
per avere una rendita o un capitale al verificarsi di un evento attinente alla Vita umana.
Pensione
L’importo della pensione non è agganciato alla dinamica reale del costo della vita:
questo fa sì che il potere d’acquisto del pensionato tende a ridursi col passare degli anni.
Per tutti coloro che lavorano è certo che l’età di pensionamento si allontana
e il livello della futura pensione, in rapporto all’ultimo reddito, è molto basso,
in alcuni casi può essere anche inferiore al 50%.
Il diritto alla pensione matura al raggiungimento di determinati "traguardi" quali:
vecchiaia, cioè una volta raggiunti determinati limiti di età (60 o 65 anni, per esempio)
anzianità contributiva: per esempio 35 anni di versamenti all’Inps.
Si può andare in pensione anche per propria scelta, nel qual caso occorre aver maturato
i requisiti minimi indicati dal proprio Istituto previdenziale.
La pensione è conseguente al lavoro svolto: lavoro dipendente o lavoro autonomo.
Ci sono diversi trattamenti pensionistici garantiti dagli Istituti obbligatori: Inps,
Inpdai (per Dirigenti Industria), Casse dei liberi Professionisti, Artigiani, Commercianti ecc.
In questi ultimi anni, per effetto di specifiche leggi dello Stato,
è stata introdotta per tutti la possibilità di aderire ai Fondi Pensione, chiusi o aperti,
o semplicemente a forme di assicurazioni "previdenziali", con la possibilità di realizzare
una propria pensione integrativa volontaria.
Fondi Pensione
I fondi pensione sono forme previdenziali costituite in seguito alla riforma
del sistema previdenziale pubblico, con la legge n.124 del 1993 , integrata
dal Parlamento Italiano nell’agosto del 1995.
L’attuale legislazione rispetta la necessità di innovare il sistema pensionistico
e tiene conto di ciò che in molti paesi europei è già accaduto e che si sta verificando
anche in Italia. Infatti, si sono resi sempre più evidenti gli squilibri del sistema
di sicurezza sociale.
I fattori principali che hanno evidenziato l’esigenza di innovare il sistema pensionistico
possono essere individuati in:
crescita dell’economia più lenta rispetto al passato con un conseguente calo del tasso di occupazione
livelli di disoccupazione elevati e allungamento della vita media della popolazione, a fronte di una forte riduzione del tasso di natalità
maggiore competitività tra i sistemi economici e necessità di maggiori cautele nella gestione della finanza pubblica
Con il nuovo sistema, il livello della pensione riflette:
l’ammontare dei contributi versati durante la vita lavorativa, attualizzati secondo la crescita del Prodotto Interno Lordo
l’età in cui il singolo individuo va in pensione, ovvero la previsione media di vita della persona.
La conseguenza principale di questi interventi è che l’entità delle rendite pensionistiche
sarà minore, specialmente per le persone che hanno iniziato a lavorare dopo il 1996.
I Fondi Pensione rappresentano pertanto una risposta tangibile per integrare economicamente
le future rendite pensionistiche provenienti dal settore pubblico. Infatti si dovrà puntare
a sfruttare tutte le opportunità offerte dai diversi sistemi previdenziali.
I Fondi Pensione sono ancora scarsamente diffusi nel sistema economico italiano
ma in altri paesi il loro ruolo è molto importante sia per l’opportunità che rappresentano
per chi ha accantonato risorse nel corso della vita lavorativa, sia per il ruolo che hanno,
all’interno dei mercati finanziari, di gestori di significative risorse economiche per conto
degli aderenti al singolo fondo.
L’adesione ai Fondi Pensione è basata sulla volontarietà ovvero, se all’interno di una categoria
professionale o di una azienda è stato costituito un Fondo Pensione, il singolo individuo
è libero di aderirvi o meno.
I Fondi Pensione si suddividono in: |
Risparmio ed investimento
Pensando al risparmio è possibile tutelare il proprio patrimonio con investimenti
prudenti a tassi d’interesse limitati, o cercare maggiori rendimenti con investimenti
senza garanzia di risultato, come gli investimenti in Borsa o in Fondi Comuni.
L’Assicurazione rappresenta una modalità alternativa di investimento che garantisce
particolari vantaggi.
Al riguardo, ci sono diverse forme di garanzie assicurative:
con finalità esclusivamente previdenziale/pensionistica, come previsto anche dal nuovo D.L. 18/02/2000 nº 47
con finalità di risparmio, ad elevato contenuto finanziario, come la Vita Intera, le Capitalizzazioni, le Index e le Unit linked
Altre polizze adatte al risparmio e con una spiccata componente finanziaria sono le:
Investimenti prudenti
Un investimento è definito "prudente" quando si basa su gestioni di titoli
a rendimenti fissi o garantiti, per esempio Bot o Cct. Le Compagnie hanno creato
dei Fondi a Gestione Speciale Separata, attraverso i quali realizzano la gestione
delle risorse raccolte (i premi versati dagli assicurati). Questi fondi sono gestiti
separatamente dagli altri tipi di investimento effettuati dalla Compagnia con le proprie
risorse. La gestione dei Fondi in esame è conforme alle norme stabilite dall’Isvap
(Istituto di Vigilanza sulle Assicurazioni) con la circolare n. 71 del 26 marzo 1987.
Gli investimenti sono generalmente orientati, per questa tipologia di Fondi, verso Titoli
di Stato e altri titoli obbligazionari (80% – 90% in media) e solo in minima parte verso
Azioni, italiane o estere (1% – 10% in media). La gestione dei Fondi Speciali Separati
è sottoposta ogni anno a certificazione da parte di una Società di Revisione iscritta
all’albo. I risultati annuali della gestione sono pubblicati su almeno 2 quotidiani
a tiratura nazionale, e l’Isvap impone l’indicazione della composizione degli stessi
(per macro titoli) e i rendimenti ottenuti. Da alcune pubblicazioni specifiche
(per esempio l’Annuario sulle Compagnie) si possono ottenere informazioni particolareggiate:
il portafoglio dei titoli, i rendimenti degli ultimi 5/10 anni – il rating del Fondo – ecc.
Investimenti senza garanzia di risultato
Per ottenere dei rendimenti più elevati, specialmente in un’ottica di medio-lungo periodo, superiore ai 5 anni, è possibile investire nei nuovi prodotti assicurativi.
Oggi, infatti, l’offerta assicurativa si è ampliata a nuove forme, quali le polizze Unit Linked. La gestione finanziaria di queste forme è simile a quella realizzata dai Fondi Comuni d’Investimento, con la possibilità di scegliere tra diversi tipi di "portafogli titoli": moderati, bilanciati o spinti, in funzione del livello di rischio a cui il cliente vuole esporsi. Il rischio aumenta a fronte di maggiori quote di investimento in titoli azionari. Questi prodotti non danno garanzia di risultato: il valore del capitale dipende dal valore delle quote dei fondi nei quali viene investito il premio pagato dal Contraente. Queste quote hanno un prezzo variabile giorno per giorno che viene rilevato dal mercato e pubblicato sui quotidiani finanziari specializzati.
Vantaggi
I principali vantaggi che si possono ottenere con un investimento assicurativo sono:
la gestione dell’investimento è effettuata da Gestori finanziari di primissimo livello anche nei casi di investimento di capitali molto bassi il capitale investito è impignorabile e insequestrabile e non rientra nell’asse ereditario, ovvero non è sottoposto alle imposte di successione le spese sono contenute, ad esempio gli switch per i prodotti Unit Linked sono facili e, spesso, gratuiti esistono delle modalità di disinvestimento semplici.
Capitalizzazioni
Sono contratti assicurativi per i quali, alla scadenza, l’investitore percepisce il capitale inizialmente versato, rivalutato almeno del tasso prestabilito. L’Assicuratore si assume, dunque, il rischio finanziario che la gestione del capitale abbia risultati inferiori a quelli comunque garantiti alla controparte nell’ambito delle condizioni contrattuali. I contratti vita capitalizzazione possono essere attivati sia con versamento unico sia con versamenti unici ricorrenti. Come per altri prodotti assicurativi il beneficiario può scegliere, alla scadenza del contratto, una rendita vitalizia o, in alternativa, il capitale maturato.
Index Linked
Le Index Linked sono contratti assicurativi le cui prestazioni sono legate all’andamento di un indice finanziario predeterminato. Questo indice riflette l’andamento di alcuni titoli azionari di riferimento, ad esempio alcuni prodotti sono legati all’andamento dell’indice MIB per la Borsa di Milano. Il contraente versa un premio, di norma unico, a fronte del quale riceverà un capitale pari al premio netto investito incrementato in base alla variazione dell’indice di riferimento. I prodotti Index Linked si suddividono in:
index linked pure
index linked garantite
Nelle Index linked garantite la Compagnia di assicurazione stabilisce dei minimi rendimenti dell’investimento. Normalmente le offerte prevedono la restituzione del capitale netto iniziale o, in altri casi, un minimo rendimento.
Unit Linked
Le Unit Linked sono contratti assicurativi che prevedono l’investimento del premio, unico o unico ricorrente, in quote di fondi comuni d’investimento, da cui dipende la prestazione del capitale. I fondi comuni possono essere preesistenti o costituiti ad hoc dall’Assicuratore. Usualmente l’investitore che sottoscrive il contratto può scegliere, e successivamente modificare (con operazioni di switch) la propria esposizione al rischio, in relazione al tipo di titoli detenuti dai fondi (fondi monetari, obbligazionari, bilanciati, oppure azionari).
L’investitore può verificare in qualsiasi momento il valore del proprio capitale, deducendolo dalle quotazioni dei fondi, pubblicate sui quotidiani, e può eventualmente decidere di interrompere l’investimento, rescindendo il contratto.
Polizze rivalutabili
Le polizze rivalutabili sono contratti assicurativi che prevedono la rivalutazione annuale delle prestazioni (capitale o rendita vitalizia) in base al rendimento della gestione finanziaria attuata dalla Compagnia. Per il capitale assicurato si prevede una rivalutazione basata su un tasso tecnico garantito e una retrocessione parziale del rendimento della gestione
Caso morte
La Compagnia paga, ai beneficiari designati o agli eredi, un capitale pattuito in caso di decesso dell’Assicurato. Il beneficiario acquista un diritto proprio sull’assicurazione pertanto le somme ricevute non sono assoggettate all’imposta di successione. Questo tipo di copertura dovrebbe risultare irrinunciabile per il Capofamiglia che provvede con questa formula a garantire la tranquillità economica dei figli in caso di scomparsa prematura. Esiste inoltre un vantaggio fiscale che prevede la detrazione del 19% del premio versato.
Caso vita
La Compagnia paga la prestazione pattuita solo se l’Assicurato è ancora in vita ad una data prestabilita; la prestazione è generalmente un capitale, rivalutato con gli interessi maturati durante il periodo di tempo intercorso, o una rendita vitalizia. A seconda del tipo di prestazione si possono identificare le assicurazioni di rendita.
Formula mista
La Compagnia paga la prestazione pattuita ad una data stabilita se in tale data l’Assicurato è ancora in vita, altrimenti alla morte dell’Assicurato se questa avviene prima di tale data. Nelle polizze miste il rischio assicurato è, quindi, duplice: la morte entro una certa data e la sopravvivenza in vita alla stessa data.
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